Arte: protogeometrico e geometrico antico - Il Sapere Storico. De Historia commentarii

Il Sapere Storico
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Oinochoe rodia da Cipro (740-720 a.C.). Parigi, Museo del Louvre
Il protogeometrico

Si identifica la prima fase dell'arte greca in un periodo chiamato "protogeometrico" databile tra il 1100 e il 900 a.C.; corrisponde in pratica all'epilogo della grande Civiltà Micenea, ideale simbolo di unità politica e omogeneità culturale, a un tempo di mezzo "dark age" segnato dalla frammentazione territoriale e del popolamento, alla nascita di un nuovo mondo caratterizzato da comunità fortemente autonome sia nelle espressioni artistiche che in politica... l'alba delle "poleis" elleniche. In questo lasso temporale, l'arte subisce una evoluzione importante prendendo il largo dai modelli micenei e submicenei e assumendo una maggiore e più spiccata consapevolezza nella ricerca espressiva. La decorazione spontanea viene abbandonata a favore di un sistema decorativo ordinato e rigoroso che evolverà ulteriormente nella successiva "fase geometrica". Nell'anfora protogeometrica in foto, risalente alle metà del X secolo a.C. e conservata nel Museo del Ceramico di Atene, noterete la concomitanza di figure geometriche, fasce e linee diritte e di una decorazione centrale costituita di linee ondulate a mano libera, eredità del precedente periodo artistico. Per la foto a lato, Licenza Creative Commons - info di attribuzione.


Hydria protogeometrica, da Limantepe (Izmir)
Pisside attica medio geometrica (760-750 a.C.) nel Museo del Louvre
Il geometrico antico

Con "geometrico antico" si intende la seconda fase dello sviluppo dell'arte greca con particolare rilevanza nella produzione vascolare. Tale periodo si pone tra il 900 e l'850 a.C., successivo dunque al "protogeometrico" terminato nel 900 a.C. L'attenzione alla geometria della decorazione diviene più attenta e capace grazie anche all'utilizzo di strumenti tecnici quali il compasso multiplo. La produzione attica si specializza in vasi di grandi dimensioni (anfore e crateri) oltre a forme di minore impegno quali "skyphoi" (coppe per bere) e "oinochòai" (brocche). Sorgono nuove e importanti fabbriche come quella dell'Eubea, famosa per la qualità formale dei vasi. A Creta invece, la ceramica accoglie debolmente le innovazioni "geometriche" rimanendo ancorata alla tradizione subminoica. Il "geometrico antico" viene introdotto da una forte ripresa dei commerci marittimi nell'Egeo che comporta un positivo interscambio di materiali e conoscenze. Questi aspetti si riflettono nell'arte dove la costituzione stessa dei vasi diviene più sicura. Lo sfondo nero occupa ancora vaste zone e fa da contorno a una decorazione risparmiata e organizzata in fasce parallele. Compare spesso uno spazio metopale tra le anse e tra i motivi decorativi brillano triangoli, rombi, denti di lupo, chevrons e scacchiere. A far da padrone è il meandro (ai giorni nostri chiamato "greca"), un tipo di decorazione costruito a partire da una linea continua ripiegata a formare un motivo ripetuto.
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